Firenze è un gioiello della Toscana, accoglie visitatori provenienti da tutto il mondo offrendo un’esperienza unica nel cuore del Rinascimento, della cultura e della bellezza senza tempo. La Città del Giglio è rinomata per essere una delle città più importanti per l’arte nel mondo, ma riesce ad essere anche tanto altro: ogni itinerario in questa straordinaria città dovrebbe comprendere una visita al Giardino Torrigiani, che con i suoi quasi sette ettari è il più grande giardino privato d’Europa all’interno della cerchia delle mura di una città. Per visitare questa perla segreta è ideale soggiornare al Brunelleschi Hotel, una struttura storica e di charme situata a pochi passi dal Giardino.
Dai capolavori di Michelangelo nella Galleria dell’Accademia alle meraviglie della Galleria degli Uffizi, dall’imponente Cupola progettata dal Brunelleschi al Campanile di Giotto, dai panorami mozzafiato alle romantiche passeggiate lungo il fiume Arno, ogni angolo di Firenze racconta una storia di genialità artistica e di splendore rinascimentale, testimonianze di un’eccezionale eredità culturale. Forse in pochi sanno che all’interno dei confini della città si nasconde un’incredibile oasi verde, anch’essa patrimonio dal valore inestimabile: si tratta del Giardino Torrigiani, un grande parco privato che corrisponde all’ideale estetico e filosofico del giardino inglese in stato di perfetta conservazione e di proprietà della famiglia fiorentina che possedeva diversi terreni in città. Già famoso nel Cinquecento come orto botanico, nell’Ottocento quest’oasi di naturale bellezza conobbe una seconda rinascita grazie al Marchese Pietro Torrigiani. Il marchese acquisto i terreni circostanti e incaricò l’architetto Luigi de Cambray Digny, già noto per la ristrutturazione degli Orti Oricellari, di progettare e sviluppare nell’imponente giardino un percorso in chiave simbolico-massonica con simboli che dovevano restare misteriosi e difficilmente decifrabili. Dopo il Digny subentrò l’architetto – ingegnere Gaetano Baccani, già apprezzato per aver progettato anche il campanile per la basilica di Santa Croce, a lui si deve la realizzazione del famoso “torrino” in stile neogotico e allusivo allo stemma di famiglia che sale a spirale verso il cielo alludendo al passaggio dal mondo profano a quello iniziatico della tradizione massonica, i finti merli del bastione mediceo, il ginnasio, l’uccelliera e altri giochi.
Anticamente si accedeva da Via dei Serragli e da li iniziava il percorso simbolico: come a sorvegliarne l’ingresso erano presenti due enigmatiche e significative sfingi, come a voler custodire il giardino da occhi indiscreti e allo stesso tempo confermare il legame con l’antica sapienza egizia. Appena varcato l’ingresso la statua di Osiride, dio egizio dell’agricoltura, della morte e della resurrezione, accoglieva i visitatori tenendo tra le mani una tavola su cui erano espressi i regolamenti per l’accesso al giardino.
L’ingresso attuale è sua via del Campuccio 53 che introduce ad una ampia area segnata da una grande aiuola circolare quadripartita con al centro un’opera di Pio Fedi che rappresenta Seneca con il giovane Pietro Torrigiani. Percorrendo un sinuoso sentiero si possono, ancora oggi, ammirare il piccolo anfiteatro di uso puramente simbolico e il gymnasium, un tempietto in stile arcadico dove all’epoca ci si poteva cambiare dopo aver praticato diversi giochi.
Il Giardino di Torrigiani è una vera e propria testimonianza del passato glorioso di Firenze, i visitatori oltre a fare un affascinante viaggio nel tempo attraverso secoli di storia e cultura, avranno la grande opportunità di esplorare gli incantevoli sentieri che si snodano tra piante rare provenienti da tutto il mondo e fiori coloratissimi. Il giardino botanico è tutt’oggi molto importante, custodisce, infatti, alberi di pregio, rari e secolari, come la sequoia, il cedro del Libano e grandi alberi di querce, inoltre ospita serre, limonaie e tepidari dove oggi vengono tenuti corsi di giardinaggio e di pittura botanica. Questo grande parco racchiuso tra le mura della città, da l’impressione di essere un universo a sé fatto di suggestioni romantiche ed antiche allegorie.
Firenze è davvero quella città capace di regalare un qualcosa in più a chi ha voglia di conoscerla nel suo lato più profondo ed intimo, il Giardino Torrigiani è un’esperienza unica ed indimenticabile che aggiunge un tassello importante nel puzzle di questa straordinaria città.
A pochi passi da questa perla nascosta sorge il Brunelleschi Hotel, una storica e romantica location situata all’interno della torre più antica di Firenze in cui gli ospiti potranno godere di un’atmosfera particolarmente affascinante e suggestiva. Questo albergo promette giorni da sogno tra ambienti raffinati ed eleganti camere e suite dotate di tutti i comfort e affacciate su piazza Duomo.
Brunelleschi Hotel
L’ingresso del Brunelleschi Hotel si affaccia su una accogliente piazzetta del centro storico fiorentino, a pochi passi dal Duomo, da Palazzo della Signoria e dalla Galleria degli Uffizi: l’albergo è attorniato dalle vie dello shopping e dai musei più famosi della città. Il Brunelleschi Hotel ingloba nella facciata una torre semi circolare bizantina del VI secolo e una chiesa medievale, interamente ristrutturate nel rispetto delle caratteristiche originali. All’interno, un museo privato conserva reperti rinvenuti durante il restauro della Torre e un calidarium di origine romana, oggi incastonato nelle fondamenta. Il Brunelleschi Hotel fa parte degli Esercizi Storici Fiorentini. L’albergo è stato rinnovato in uno stile classico contemporaneo estremamente elegante, dove predominano i colori chiari e il grigio della tipica pietra serena.
Il Santa Elisabetta è il ristorante gourmet dell’hotel, uno degli indirizzi gastronomici più interessanti su Firenze. È stato insignito dalla Guida Michelin dal 2021 della seconda stella; ha ricevuto due forchette nella Guida dei Ristoranti d’Italia 2023 di Gambero Rosso e due cappelli nella Guida gourmet de L’Espresso 2024. Situato in una sala intima con solo 7 tavoli al primo piano della torre bizantina facente parte dell’hotel, alla location invidiabile aggiunge un’atmosfera ricercata e una cucina raffinata. E’ aperto dal martedì al sabato a pranzo dalle 12.30 alle 14.00 e a cena dalle 19.30 alle 22.00. Dal 2017 la proposta gastronomica dell’albergo è firmata dallo Chef Rocco De Santis.
La più informale Osteria Pagliazza, è situata al pianterreno dell’hotel e durante la bella stagione ha anche tavoli all’aperto sulla suggestiva piazzetta antistante l’albergo; propone un menu sfizioso di piatti dichiaratamente a base di ingredienti del territorio. Affianco all’Osteria si trova il Tower Bar, che propone cocktail inediti e personalizzati degustabili anche nel ristorante gourmet.