giovedì, Aprile 24, 2025
HomeIndagini e RicercheI borghi italiani conquistano il turismo sostenibile: l’indagine di Nomisma

I borghi italiani conquistano il turismo sostenibile: l’indagine di Nomisma

Negli ultimi anni, il panorama turistico italiano ha vissuto un profondo mutamento. Sempre più viaggiatori scelgono di allontanarsi dalle grandi città per immergersi nella dimensione dei borghi, veri e propri scrigni di storia, cultura e tradizioni.

Questi piccoli e antichi centri si stanno affermando come protagonisti di una nuova modalità di viaggio attenta all’ambiente e alle comunità locali. Luoghi, spesso dimenticati, si stanno trasformando in destinazioni ideali per nomadi digitali, amanti del turismo lento, viaggiatori spirituali e per chi cerca esperienze autentiche fuori dai circuiti turistici tradizionali, una tendenza che rappresenta anche un’opportunità per redistribuire i flussi turistici, riducendo il sovraffollamento delle città d’arte e promuovendo un’economia diffusa nei territori meno battuti.

Un’indagine condotta da Nomisma per l’Associazione “I Borghi più Belli d’Italia” ha evidenziato dati significativi di questa nicchia dell’ospitalità in crescita.

Negli ultimi tre anni oltre 18 milioni di italiani avrebbero scelto i borghi come meta di viaggio, con 1,6 milioni che li avrebbero visitati almeno una volta. Ma non si tratta solo di numeri: il 50% degli intervistati riconoscerebbe in questi luoghi un patrimonio culturale e storico di inestimabile valore; il 39% li collegherebbe all’eccellenza enogastronomica, e il 37% ne apprezzerebbe l’integrità ambientale.

Per molti italiani, i borghi incarnerebbero un ideale di autenticità, tranquillità e contatto profondo con la natura e le tradizioni. Secondo lo studio poi, per il 61% dei partecipanti il fatto che una località appartenga all’Associazione I Borghi più Belli d’Italia rappresenterebbe una garanzia di autenticità, mentre il 50% si aspetterebbe un’accoglienza di qualità e il 49% una ricchezza architettonica e urbanistica superiore alla media.

Lo studio di Nomisma evidenzia come la scelta di visitare un borgo non sarebbe casuale: oltre alla bellezza paesaggistica, a guidare il turista ci sarebbe infatti la voglia di riscoprire un’Italia meno nota, dove si potrebbero ritrovare sapori genuini, racconti tramandati da generazioni, e un ritmo di vita che permetterebbe di assaporare ogni istante. A rendere l’esperienza ancora più immersiva ci sarebbero poi strutture come gli alberghi diffusi e le iniziative locali per promuovere cultura e artigianato.

Sul fronte delle aspettative chi sceglie di trascorrere una vacanza in un borgo cercherebbe esperienze autentiche: escursioni nella natura, degustazioni di prodotti tipici, eventi culturali, ma anche momenti di quiete e introspezione. Le aspettative sarebbero alte, soprattutto in termini di qualità dell’accoglienza, conservazione del patrimonio e proposta culturale.

Volendo delineare un profilo dell’appassionato di borghi secondo l’indagine di Nomisma si tratterebbe di una persona colta, appartenente alle fasce d’età tra i 25 e i 65 anni (in particolare ai gruppi di Millennials e Silver Generation), e mostrerebbe una spiccata sensibilità verso tematiche ambientali e culturali. 

Questo viaggiatore alla ricerca di esperienze vere, sarebbe disposto a spendere di più per qualità e autenticità, e attribuirebbe grande valore alle iniziative dell’Associazione “I Borghi più Belli d’Italia”, soprattutto quelle dedicate alla tutela del patrimonio e alla sostenibilità.

La rinnovata attenzione per i borghi apre a nuove prospettive da ricondursi non solo alla dimensione dell’ospitalità, potendo sì consolidarsi come alternativa concreta rispetto alle destinazioni turistiche tout court per viaggiare in modo etico, sostenibile e profondo, ma anche a quella originaria di comunità vive e pulsanti in grado di offrire condizioni di vita stabili e appaganti che consentano di mettere radici anche a distanza dai grandi centri, arginando così il fenomeno dello spopolamento. Una sfida, quest’ ultima, alla quale anche l’associazione “I borghi più belli d’Italia” potrebbe essere chiamata a dare il suo contributo, forte di una lunga esperienza e di una solida visione.

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it

ARTICOLI CORRELATI
- Advertisment -
Google search engine

ARTICOLI PIU' LETTI

COMMENTI RECENTI