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Gender Gap nell’Horeca: ancora poche donne nelle posizioni di vertice

Nonostante il 60% della forza lavoro nel settore horeca sia rappresentato da donne, nelle posizioni di vertice la percentuale scende al 28,8%.

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Il Global Gender Gap Report 2025 del World Economic Forum stima che con il ritmo di crescita attuale, ci vorranno ancora 123 anni per raggiungere la parità di genere a livello globale. Giunto alla sua 19° edizione e basato su dati provenienti da 148 economie, il Global Gender Gap Report registra un divario al 68,8%. L’Italia passa dall’87° posto del 2024 all’85° di quest’anno e il divario nella leadership è evidente: solo il 28,8% delle posizioni di vertice è ricoperto da donne. La strada verso la piena parità è quindi ancora lunga e tortuosa.

Il Gender Gap nell’Horeca

Settore emblema di questa situazione è l’Horeca, dove le donne rappresentano oltre il 60% della forza lavoro, ma la loro presenza si concentra ancora prevalentemente in ruoli esecutivi.

Un settore emblema di questa situazione è l’HORECA, dove le donne rappresentano oltre il 60% della forza lavoro, ma la loro presenza si concentra ancora prevalentemente in ruoli esecutivi: pensiamo alle addette di sala, alla reception o alla cucina. Spesso, queste posizioni sono a part-time e caratterizzate da salari inferiori rispetto ai colleghi uomini. La leadership femminile è quasi assente: solo il 28-30% delle imprese è guidato da donne, e la loro rappresentanza nelle posizioni manageriali di alto livello resta purtroppo marginale. Un paradosso evidente, in un settore che dell’accoglienza ha fatto la propria bandiera.

Parità di genere nell’ospitalità: l’École Hôtelièrede la Vallée d’Aoste apre la strada al futuro

In questo contesto, emerge un’istituzione che sta dimostrando che il cambiamento è possibile: l’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste. Questa scuola ha scelto di andare controcorrente, ponendo la parità di genere al centro del suo percorso educativo nell’ospitalità.

L’École Hôtelière non si limita a unire tradizione ed eccellenza formativa, ma si distingue per una visione culturale avanzata. Il nostro obiettivo va ben oltre la semplice trasmissione di competenze tecniche e operative. Qui si formano futuri e future professioniste consapevoli, inclusive e capaci di guidare attivamente il cambiamento verso un’industria più equa e rappresentativa”, spiega la Presidente Jeannette Bondaz che prosegue: “Nella nostra scuola, la presenza femminile cresce anno dopo anno, con il 49% di studentesse attualmente iscritte. Questa crescita non si limita ai percorsi tradizionalmente ‘femminili’. Sempre più giovani donne scelgono indirizzi come la gestione aziendale, il marketing turistico, la mixology e l’hospitality management. Questo dato è un segnale chiaro: il cambiamento non è solo numerico, ma soprattutto culturale.”

La visione dell’École Hôtelière è chiara: non basta preparare bravi chef o ottimi camerieri, bisogna educare cittadini e cittadine consapevoli, futuri manager e imprenditrici, persone capaci di coniugare competenza e cura, precisione e inclusione. L’ospitalità si insegna partendo dalle persone. Anche così si cambia il volto di un intero settore.

La parità parte dal benessere

L’impegno dell’École Hôtelière de la Vallée d’Aosta nella promozione della parità di genere la rende un modello esemplare nel panorama formativo. A riprova di questo, l’introduzione delle tampon box gratuite: contenitori accessibili in più punti della scuola con prodotti per la salute mestruale messi a disposizione di tutte le studentesse. Un gesto semplice, ma dal valore enorme. Questo servizio è un progetto della Regione Valle d’Aosta, a cura dell’Assessore ai beni e alle attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali Jean Pierre Guichardaz.

Non si tratta solo di una risposta a un bisogno concreto, ma di una dichiarazione culturale: la scuola non ignora il corpo femminile, anzi lo accoglie, lo normalizza, ne riconosce la dignità e i diritti. Perché anche il ciclo mestruale non dovrebbe mai rappresentare un ostacolo allo studio, alla presenza, alla serenità. La tampon box è un gesto pratico che cambia la percezione delle ragazze” spiega la Presidente Jeannette Bondaz significa dire loro: qui sei vista, qui sei rispettata”.

Oltre la tecnica: una formazione per l’empowerment

Accanto a questi segnali concreti, c’è anche una formazione sempre più orientata all’empowerment, che non si limita alla tecnica, ma allarga lo sguardo alle sfide contemporanee: sostenibilità, turismo responsabile, inclusione, imprenditoria femminile. Tra le iniziative proposte dall’École Hôtelière, infatti, non c’è solo la tampon box, ma anche l’evento “Empowerment femminile e cultura della parità“. Quest’ultimo, andato in scena questo mese nella sede principale della scuola, è stato organizzato in collaborazione con la Consulta per le Pari Opportunità della Valle d’Aosta e ha visto la partecipazione degli studenti in una giornata formativa di grande impatto.

I panel hanno toccato temi come l’agricoltura, il turismo, lo sport, il sociale e le materie STEM, offrendo una panoramica completa sulle sfide contemporanee legate alla parità di genere. Tra i relatori che hanno preso parte alla giornata formativa spiccano nomi di rilievo come l’ostacolista e velocista italiana Eleonora Marchiando, la guida alpina e scrittrice Anna Torretta, Laura Roullet (proprietaria dell’hotel Bellevue Cogne) e Beatrice Cortese (miglior sommelier Vda 2019). Le discussioni si sono concentrate sull’importanza della leadership femminile nel mondo dello sport e sulla valorizzazione delle risorse locali attraverso un turismo più sostenibile.

L’evento ha toccato temi cruciali, puntando i riflettori sulle donne imprenditrici e sulle sfide che affrontano quotidianamente nel bilanciare l’attività professionale con gli impegni familiari. Sono emersi profili di donne che hanno condiviso apertamente le difficoltà incontrate, stimolando una riflessione profonda anche tra gli uomini presenti. È stato chiaramente sottolineato come non debbano più esistere limitazioni all’accesso delle donne a ruoli dirigenziali o a qualsiasi tipo di impiego. La vera sfida, oggi, non è tanto l’opportunità di raggiungere queste posizioni, quanto l’eliminazione delle rinunce significative che le donne sono ancora costrette a fare. Troppo spesso, infatti, il successo professionale femminile è accompagnato dalla necessità di sacrificare la famiglia, le proprie passioni o i legami personali. L’obiettivo finale e più ambizioso è quindi permettere alle donne di raggiungere qualsiasi traguardo professionale senza dover rinunciare alla propria vita personale. Questo evento ha rappresentato un’opportunità preziosa per avvicinare i giovani ai temi dell’empowerment femminile e della leadership. È fondamentale che le nuove generazioni comprendano il valore della parità di genere e l’importanza di una società inclusiva” spiega la Presidente Jeannette Bondaz.

L’obiettivo dell’iniziativa è sensibilizzare i giovani e rafforzare l’autostima e la fiducia in sé stessi, come sottolineato da Maria Elena Udali, Presidente della Consulta per le Pari Opportunità della Valle d’Aosta: “questo evento rappresenta un’opportunità preziosa per avvicinare i giovani ai temi dell’empowerment femminile e della leadership. È fondamentale che le nuove generazioni comprendano il valore della parità di genere e l’importanza di una società inclusiva.

Questo percorso è una risposta concreta alle sfide contemporanee, dimostrando come l’ospitalità non significhi solo preparare piatti prelibati o accogliere i turisti, ma anche costruire una comunità scolastica più giusta e consapevole. Con azioni come l’introduzione delle tampon box gratuite e di una formazione attenta alla gender equality, l’istituto di Châtillon torna a un modo, che oggi appare come “nuovo”, di pensare la scuola come luogo di crescita non solo professionale ma anche personale.

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