Cosa cercano oggi i viaggiatori e qual è l’idea di lusso che associano alla loro travel experience? Cosa rende un soggiorno memorabile e quali sono i fattori ritenuti essenziali?
È partendo da questi quesiti e dando loro una risposta che i Boutique Hotel stanno conquistando sempre più quote di mercato nel segmento dell’ospitalità di lusso, posizionandosi come strutture innovative e flessibili in grado di interpretare i bisogni di un pubblico dalle esigenze mutevoli e fortemente orientate da sostenibilità e innovazione tecnologica.
Secondo un recente rapporto di Grand View Research, si prevede infatti che le dimensioni del mercato globale dei Boutique Hotel raggiungeranno i 39,4 miliardi di dollari entro il 2030, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 6,3% dal 2024 al 2030.
La tendenza è spinta dalle caratteristiche uniche di queste strutture che mettono al centro intimità e design e sono capaci non solo di restituire agli ospiti esperienze perfettamente tagliate su misura ma anche di creare valore per le comunità in cui sono calati.
Messe da parte opulenza e stravaganza ma avendo sempre come faro la bellezza, la partita nei Boutique Hotel si gioca sul sapiente uso delle tecnologie, compresa l’intelligenza artificiale, sia nell’accompagnare in ogni passo ospiti desiderosi di poter utilizzare i propri dispositivi per gestire l’esperienza in hotel (dal check-in tramite dispositivi virtuali, all’ingresso in camera senza chiavi, ai controlli vocali della strumentazione in stanza) sia per raccogliere informazioni essenziali per una chirurgica profilazione utile ad anticipare le esigenze e offrire un servizio proattivo.
La componente hi-tech si mescola sapientemente con il tocco umano, determinante per trasferire quel senso di intimità e calore che resta tratto distintivo dei Boutique Hotel unitamente alla tutela di privacy e discrezione garantito, tra l’altro, dal numero limitato di ospiti in struttura. Non a caso si investe molto nella formazione del personale per far sì che possa interagire al meglio, garantendo oltre alla professionalità anche autenticità e immediatezza, secondo un’idea di ospitalità libera da vecchie, sobrie e soffocanti tradizioni.
Fondamentale è anche l’approccio sostenibile dei Boutique Hotel che senza compromettere lusso e qualità dell’esperienza si sono mostrati capaci di individuare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale: dagli edifici a risparmio energetico, alle iniziative zero waste, alle collaborazioni con le comunità locali per reperire materie prime e ingredienti biologici per i loro ristoranti.
Tutte scelte che consentono di supportare le economie territoriali inevitabilmente coinvolte nell’esperienza dei Boutique Hotel dal momento che i viaggiatori di lusso cercano soluzioni che li colleghino alla cultura e alle bellezze dei luoghi destinazione. Da qui collaborazioni con chef, artigiani, produttori, strutture museali, per creare connessioni significative e rendere immersiva l’esperienza nelle tradizioni locali.
Determinanti anche il design, con la cura dei dettagli, l’inserimento di pezzi d’arte di impatto e la scelta di layout innovativi delle camere, l’attenzione al benessere che oltre a soluzioni come la SPA fa puntare su esperienze olistiche orientate al del benessere fisico, mentale ed emotivo degli ospiti, e l’offerta Food & Beverage con l’introduzione di concetti la “cucina iperlocale” fatta reperendo gli ingredienti da orti e fattorie vicini che consentono di offrire sapori autentici e identitari.
Il focus sulla personalizzazione, il sapiente impiego delle tecnologie, l’attenzione alla sostenibilità e la costruzione di esperienze autentiche sono dunque la chiave su cui i Boutique Hotel stanno costruendo il loro successo, unitamente ad un alto livello di flessibilità, grande vantaggio competitivo per scalare posizioni nel segmento del turismo di lusso.
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