martedì, Dicembre 3, 2024
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Frantoio Buonamici, al via la stagione dell’oleoturismo

Il Frantoio Buonamici di Fiesole inaugura la stagione dell’oleoturismo con un programma dedicato alla valorizzazione dell’olio made in Tuscany e alle eccellenze locali. Da maggio e fino a novembre, una serie di eventi aperti a tutti offre l’opportunità di immergersi nell’atmosfera unica delle colline di Fiesole e scoprire l’affascinante mondo dell’olio extravergine di oliva.
Primo appuntamento il 2 maggio, con Olideus: aperiolio biologico a chilometri zero con vista sulle colline di Fiesole, nel quale si potranno gustare eccellenze toscane e i nuovissimi cocktail all’olio extravergine di oliva, per i quali saranno utilizzati vini e liquori toscani. Il tutto accompagnato da musica dal vivo ’70-’80. Interverrà la vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi.

L’aperiolio è solo il primo di una serie di appuntamenti che promettono esperienze indimenticabili. Dagli aperitivi con vista sul paesaggio mozzafiato alle visite guidate del frantoio, dai laboratori didattici per i più piccoli alle masterclass culinarie con lo chef stellato Matia Barciulli, c’è qualcosa per tutti i gusti e tutte le età. Previste iniziative con le scuole, per insegnare ai giovani la cultura dell’olio e del mangiar sano, con gli studenti che dovranno individuare l’intruso, ovvero l’olio di bassa qualità tra i quattro proposti.  E ancora: degustazioni tecniche di olio, percorsi gastronomici per esaltare il legame tra olio e cibo, lezioni esclusive con un country chef che svelerà i segreti della cucina toscana, picnic biologici e toscani per pranzare avvolti dalla natura. A ottobre e novembre, durante la raccolta delle olive, si potrà inoltre diventare “olivicoltori per un giorno”, immersi nella bellezza degli oliveti coltivati con metodo biologico.

«Ci impegniamo a promuovere la qualità e l’utilizzo corretto dell’olio extravergine di oliva, informando sui suoi benefici per la salute e facendo comprendere che l’olio è un ingrediente, non un condimento. Utilizzando l’olio di qualità ogni piatto migliora», afferma Cesare Buonamici, amministratore delegato dell’Azienda agricola Buonamici. “Con queste iniziative facciamo diventare realtà quello che l’asessore all’agroalimentare, Stefania Saccardi, ha voluto fortemente, ovvero la legge regionale sull’oleoturismo e il piano di potenziamento della presenza dell’extravergine nei circuiti del turismo che coinvolge i quasi 500 comuni italiani aderenti all’associazione Città dell’Olio, di cui 58 sono toscani e tra i quali c’è quello di Fiesole, dove il nostro innovativo frantoio è ubicato”.
Per maggiori informazioni sugli eventi e per prenotare l’aperiolio, contattare il numero 389-1758466.

Oleoturismo, il nuovo trend del turismo sostenibile

L’oleoturismo è un settore dalle grandi potenzialità. Lo conferma il primo rapporto sul turismo dell’olio, realizzato dalla professoressa Roberta Garibaldi su iniziativa di Città dell’Olio e Unaprol-Coldiretti. Secondo il rapporto,  il 15% dei turisti italiani ha già preso parte, negli ultimi tre anni, alla visita in un’azienda olearia, percentuale che sale al 19% nel caso del turista orientato alle esperienze enogastronomiche. In particolare, solo l’11% della fascia d’età 18-24 anni e solo il 10% della fascia 25-34 vi ha preso parte, mentre tra gli over 65 anni la percentuale sale al 23%.
Perché il turista prende in considerazione la visita in un frantoio? In quasi 2 casi su 3 perché vuole acquistare olio o degustarlo. In particolare, il 72% degli intervistati vorrebbe acquistare il prodotto a prezzi interessanti, percentuale che sale al 74% tra i turisti enogastronomici, e il 70% amerebbe degustare l’olio e le differenti tipologie prodotte in azienda in abbinamento a prodotti e cibi del luogo (72% tra i turisti enogastronomici). Inoltre, il 70% degli intervistati vorrebbe vedere come si produce l’olio, il 64% desidera partecipare alla raccolta delle olive e il 65% sogna una cena a lume di candela tra gli oliveti.
Infine, il 57% amerebbe provare dei centri benessere che offrono trattamenti legati all’olio e il 70% vorrebbe provare, al ristorante, diverse tipologie di olio in abbinamento ai vari piatti degustati durante la cena. Alta la percentuale (59%) anche di coloro che vorrebbero poter visitare un museo dedicato all’olio extravergine di oliva.

L’azienda agricola Buonamici

Da oltre duecento anni la famiglia Buonamici vive a Fiesole, un luogo intriso di natura, bellezza, cultura e storia. Il legame della famiglia Buonamici con la terra d’origine, di cui ne è al contempo custode e simbolo, è il naturale risultato di una passione per il proprio territorio, che si traduce in costante dedizione e impegno verso l’olivicoltura e la produzione di olio extra vergine di oliva. L’esperienza pluriennale e la preparazione tecnica di Cesare Buonamici hanno permesso all’Azienda agricola Buonamici di raggiungere ad oggi lo status di azienda leader nel settore.
L’azienda, immersa in un luogo dal panorama mozzafiato, ricco di storia e natura, dispone di una superficie totale di 250 ettari e di 30mila piante di olivo, coltivate secondo le rigorose norme previste dalla Comunità economica europea per la coltivazione biologica (Reg. Cee 2092/91). Le piante di olivo dell’azienda agricola Buonamici appartengono alle pregiate cultivar di Frantoio, Moraiolo, Leccino, Pendolino, Maurino e Leccio del Corno, tipiche del territorio fiesolano. Queste varietà vivono in ottima sinergia tra loro e l’olio che se ne ottiene è di eccellente qualità, in generale dalle prevalenti sensazioni erbaceo-vegetali e sentori di mandorla fresca in termini gusto-olfattivi. Il Leccio del Corno è in particolare caratterizzato da una profumazione molto peculiare, che lo rende ad oggi una delle cultivar più ricercate e apprezzate.
L’azienda Buonamici è biologica dal 1995, certificata da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica Ambientale) nonché a livello europeo (certificazione ISO9001). L’azienda è stata inoltre premiata nel 2005 e nel 2008 come impresa eco-efficiente dalla regione Toscana con il “Premio Toscana Eco-efficienza” per il risparmio energetico ottenuto con l’impianto termico a biomassa ed è capofila del Progetto integrato di filiera “L’Olio biologico delle colline di Fiesole” della Regione Toscana.

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