mercoledì, Giugno 25, 2025
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Crisi di personale nell’hôtellerie: il vero spreco è non investire nel capitale umano

Con l’inizio della stagione turistica, riaffiora puntualmente il dibattito sulla carenza di personale nel settore dell’ospitalità. Da un lato chi accusa le nuove generazioni di non voler lavorare, dall’altro chi denuncia condizioni di sfruttamento. Tuttavia, secondo Maurizio Galli, fondatore di Formazione Alberghiera, scuola di alta formazione del settore turistico ricettivo, questo dibattito è sterile e fuorviante, poiché il vero problema risiede nella sottovalutazione strategica del personale qualificato da parte degli imprenditori del settore.

L’errore strategico degli imprenditori dell’hospitality

Maurizio Galli evidenzia come Gli imprenditori dell’hôtellerie – non tutti, ma troppi – continuano a considerare lo staff un costo da contenere, anziché una leva da valorizzare. E così ogni estate si ritrovano da capo, con una struttura ricettiva pronta all’accoglienza ma senza chi davvero sappia accogliere”.

Il fondatore di Formazione Alberghiera sottolinea come chi lavora nell’accoglienza non sia un semplice “tappabuchi estivo”, ma un professionista che, se ben formato, incide direttamente sul fatturato dell’azienda.

Il valore economico del personale qualificato

“Un addetto al front office preparato non è solo ‘un sorriso alla reception’: è colui che sa gestire il check-in in modo efficiente, proporre un upgrade, vendere un servizio extra, gestire una lamentela prima che diventi una recensione negativa. Questo si traduce in ricavi misurabili, fidelizzazione del cliente, miglior reputazione online”, spiega Maurizio Galli.

Il docente critica la mentalità del “risparmio intelligente” che porta molti titolari a preferire il contenimento di stipendi e formazione, salvo poi pagarne il conto in bassa stagione con:

  • Alto turnover del personale
  • Clienti insoddisfatti
  • Bassa produttività
  • Reputazione in caduta

I costi nascosti della mancata formazione

L’assenza di un piano di formazione strutturato genera figure impreparate, costringe alla continua ricerca di nuove risorse e alimenta un circolo vizioso che distrugge la continuità aziendale. Al contrario, un collaboratore formato e fidelizzato rappresenta un vero asset per l’azienda: lavora meglio, rende di più, propone idee innovative, anticipa i bisogni del cliente e contribuisce al lavoro di squadra. Si tratta di un investimento che nel medio periodo si ripaga ampiamente in termini di marginalità.

Il capitale umano come vantaggio competitivo

“Il capitale umano è il vero vantaggio competitivo. Le tecnologie possono aiutare, l’automazione può snellire, ma senza persone motivate e competenti, l’ospitalità non esiste. La differenza tra un hotel mediocre e uno memorabile la fanno le persone, non i metri quadrati o i gadget hi-tech”, afferma Maurizio Galli.

Il fondatore avverte che Chi continua a cercare scorciatoie, chi pensa che basti una stagione di ‘tappabuchi’ a basso costo, è destinato a ritrovarsi sempre con lo stesso problema: personale assente o demotivato, esperienza cliente mediocre, brand fragile”.

La provocazione: cambiare mentalità imprenditoriale

Maurizio Galli lancia una provocazione diretta al settore: “E se smettessimo di piangere sulla ‘gente che non vuole lavorare’ e cominciassimo a chiederci che tipo di datori di lavoro vogliamo essere? Perché oggi non è più il tempo di improvvisare: è il tempo di costruire. E costruire richiede visione, pianificazione e formazione”.

L’appello per un cambio di strategia

Formazione Alberghiera lancia un appello per un cambio di passo nel settore. La professionalizzazione del personale non rappresenta un lusso riservato alle grandi catene, ma una necessità per ogni struttura che voglia restare competitiva nel mercato attuale.

Continuare a ignorare questo aspetto viene definito da Maurizio Galli come un “suicidio strategico”. La sua conclusione è netta: “Chi non investe nelle persone, investe nel proprio declino. E se ogni anno si riparte da zero, forse il problema non è chi non vuole lavorare… ma chi non vuole crescere”.

La scuola veronese sottolinea come la formazione del personale richieda tempo, metodo e risorse, ma evidenzia al contempo i costi ancora più elevati derivanti dalla mancanza di investimento in questo ambito strategico.

Formazione Alberghiera: eccellenza nella formazione pratica

Formazione Alberghiera è la scuola di alta formazione del settore turistico ricettivo nata a Verona nel 2018, divenuta uno dei principali punti di riferimento in Italia per chi desidera una formazione più pratica e approfondita. L’istituto si distingue per essere l’unica scuola in Italia a svolgere oltre 3.000 ore di formazione in azienda ogni anno, adottando un approccio formativo basato sulla pratica costante sul campo.

Leggi l’articolo anche su Horecanews.it

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