sabato, Settembre 13, 2025
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Il gusto dell’ospitalità: l’evento prima dell’evento, aspettando Host

Il gusto dell’ospitalità, l’evento promosso da HostMilano in collaborazione con Confcommercio Milano, si è tenuto nella Veranda Liberty di Palazzo Castiglioni.

Il mercato del food & beverage vive una fase di profonda metamorfosi. I clienti di oggi non si accontentano più del prodotto fine a se stesso, ma ambiscono a vivere percorsi gustativi che mescolino universi apparentemente distanti, creando sinergie capaci di rinnovare le tradizioni consolidate attraverso approcci inediti.

Questa filosofia ha animato Il gusto dell’ospitalità, l’iniziativa sviluppata da HostMilano in partnership con Confcommercio Milano, ospitata nella suggestiva cornice della Veranda Liberty di Palazzo Castiglioni, quartier generale dell’organizzazione milanese. Il progetto, sostenuto dalle associazioni Altoga, Assofood, Epam Fipe Milano e Panificatori, ha messo al centro dell’attenzione i quattro asset strategici del patrimonio gastronomico nazionale – caffè, cioccolato, pasta-pizza-pane e gelato, affiancati dal mondo della ristorazione – analizzando le loro dinamiche di reciproca influenza, generatrici di combinazioni tanto creative quanto sorprendenti.

L’evoluzione dei prodotti alimentari contemporanei deriva sempre più frequentemente dal confronto costruttivo tra settori affini: dalle alleanze tra arte bianca e lavorazione del cacao, ai dessert che integrano competenze pasticcere e gelatiere, fino alle versioni gourmet del caffè. Questi incroci producono percorsi sensoriali originali per chi consuma e prospettive commerciali promettenti per chi produce.

All’interno di questo scenario, Host – kermesse di Fiera Milano – mantiene il suo status di riferimento mondiale per l’hospitality e di incubatore per sperimentazioni creative trasversali. Grazie alla partecipazione di oltre 1.900 espositori provenienti da 54 stati, l’evento costituisce un palcoscenico ideale per mettere in luce complementarità settoriali, favorire partnership e decifrare le tendenze future del consumo extradomestico e della distribuzione alimentare.

Il potere aggregante di Host si espande attraverso la sua capacità di orchestrare collegamenti che abbracciano istituzioni, associazioni e territori, guidando le aziende nelle trasformazioni contemporanee.

“Appuntamenti come quello di oggi – commenta Francesca Cavallo, Head of Hospitality Exhibitions di Fiera Milano – sono fondamentali per valorizzare le sinergie tra filiere e HostMilano si distingue proprio per la sua capacità di riunire mondi diversi in un sistema integrato dove innovazione, sostenibilità e collaborazione sono centrali. In futuro – conclude – vogliamo rafforzare ancora di più il legame con tutti gli stakeholder e con il territorio, così da rendere la manifestazione un punto di riferimento sempre più forte per l’ospitalità, anche oltre i giorni di fiera”.

“HostMilano 2025 è un appuntamento strategico per valorizzare settori chiave come pane, caffè, gelato, cioccolato e ristorazione, eccellenze della nostra organizzazione e del nostro territorio che contribuiscono in modo decisivo alla crescita del Paese – afferma Simonpaolo Buongiardino, vicepresidente di Confcommercio MiLoMB – Queste filiere rappresentano non solo una tradizione da difendere, ma anche un laboratorio di innovazione e di nuove opportunità di business”. “Confcommercio Milano – prosegue – è da sempre al fianco delle imprese per accompagnarle in un percorso di crescita e innovazione, creando sinergie, come con Fiera Milano e HostMilano, che possano rafforzare il loro ruolo di riferimento nell’ospitalità milanese e italiana”.

La spinta propulsiva di questi ambiti trova riscontro nei risultati economici positivi. Malgrado le turbolenze del contesto mondiale, il primo semestre 2025 ha segnato un incremento dell’export globale dei settori protagonisti di HostMilano del +2,9% (fonte ExportPlanning). La performance più significativa spetta ai macchinari per gelato e refrigerazione (+8,6%), seguiti dalle macchine da caffè (+2,5%), mentre la ristorazione professionale registra un +1% e i macchinari per panificazione e pasticceria ottengono un +0,3%. Questi dati dimostrano la tenuta e la vivacità di comparti che continuano a rappresentare un motore per l’ospitalità italiana sui mercati internazionali.

L’esame dei singoli settori restituisce un quadro di notevole fermento. Nel 2024, l’industria del pane ha realizzato in Italia ricavi per circa 13 miliardi di euro, con aspettative di incremento dei consumi dell’1,6% malgrado un andamento di lungo periodo lievemente negativo (fonte Coordinamento Filiera Agroalimentare Confcommercio Milano).

Il mondo del gelato, dove l’Italia detiene il primato europeo, rappresenta un’eccellenza universalmente apprezzata: oltre 4,5 miliardi di euro di ricavi totali attraverso l’intera filiera e più di 600 milioni di porzioni di gelato artigianale vendute, con un consumo pro capite di circa 2 kg (fonte Coordinamento Filiera Agroalimentare Confcommercio Milano).

L’Italia mantiene la propria supremazia europea nel settore del caffè: con oltre 556.500 tonnellate di caffè torrefatto, equivalenti al 25% della produzione UE, si conferma il principale torrefattore dell’Unione (fonte Eurostat). Tale posizione si colloca in un mercato globale stimato intorno ai 120 miliardi di dollari (fonte Mediobanca), con prospettive di crescita sostenuta sia per la materia prima sia per le macchine da caffè, il cui valore mondiale toccherà quasi 19 miliardi di dollari nel 2025 e supererà i 25 miliardi entro il 2030 (fonte Mordor Intelligence). L’aumento del costo della tazzina, sommato alla diminuzione del potere di acquisto delle famiglie, sta, al momento, rallentando la spesa giornaliera che gli italiani dedicano alla colazione o alla classica pausa caffè. Pur essendo l’Italia uno dei paesi europei dove il costo della tazzina è aumentata, negli ultimi anni, in misura minore rispetto all’incremento dei costi della materia prima (dati Istat e Banca d’Italia) rimane obiettivo primario delle torrefazioni italiane quello di ritrovare un equilibrio economico/finanziario di settore tale da riuscire ad invertire questa attuale tendenza dei consumi e ridare un ruolo centrale alla bevanda più famosa e consumata dagli italiani (fonte Altoga).

La ristorazione conferma la sua valenza strategica attraverso un valore aggiunto superiore a 59 miliardi di euro nel 2024. Il settore non solo alimenta le filiere produttive con acquisti per circa 20 miliardi di euro annui, ma crea un indotto complessivo di oltre 55,5 miliardi, convertendo ogni piatto in una testimonianza del territorio e delle sue specialità (fonte Epam Fipe Milano).

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