venerdì, Settembre 26, 2025
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Accordo Intesa Sanpaolo-Confindustria Alberghi: 10 miliardi per il rilancio del turismo

Il settore alberghiero italiano si prepara ad una fase di sviluppo strategico grazie all’accordo di collaborazione presentato da Elisabetta Fabri, Presidente di Confindustria Alberghi, e Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. L’intesa rappresenta la prima declinazione settoriale dell’accordo quadriennale sottoscritto a inizio 2025 dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.

Un investimento strategico da 200 miliardi con focus turistico

Il programma nazionale congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 10 miliardi specificamente destinati alle imprese del settore turistico. Questa allocazione ha l’obiettivo di rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e intelligenza artificiale, integrando le risorse già stanziate per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.

L’accordo consolida una collaborazione che ha già dimostrato la propria efficacia: dal 2020 al giugno 2025, Intesa Sanpaolo ha erogato oltre 12 miliardi di euro di sostegno finanziario alle aziende del settore turistico, prevalentemente PMI, accompagnandole anche nelle fasi più complesse del mercato.

Le azioni strategiche per la competitività del settore

Il programma si articola attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati che coprono le principali aree di sviluppo dell’industria dell’ospitalità:

  • riqualificazione e aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive;
  • investimenti in prodotti, servizi, tecnologie e infrastrutture per accelerare la transizione sostenibile, con particolare attenzione all’economia circolare e al bilanciamento energetico;
  • digitalizzazione delle imprese e formazione del personale;
  •  sostegno alle aggregazioni nel settore turistico-ricettivo e crescita anche attraverso la finanza straordinaria;
  • sviluppo di nuove soluzioni di staff housing per facilitare mobilità e attrazione dei lavoratori;
  • servizi di noleggio per beni strumentali per ottimizzare efficienza energetica e ciclo di vita.

Le dichiarazioni dei protagonisti dell’accordo

Stefano Barrese evidenzia la portata strategica dell’iniziativa: “Mettiamo a disposizione del settore 10 miliardi di euro nell’ambito dell’accordo nazionale da 200 miliardi, al fine di cogliere le opportunità e le sfide che stanno interessando il comparto. Abbiamo inoltre previsto nuove misure a sostegno alla crescita dimensionale, anche attraverso aggregazioni, e per lo sviluppo di un modello turistico sempre più sostenibile e di qualità. Vengono inoltre avviate progettualità congiunte sul tema dell’occupazione e della formazione, cruciali per favorire la crescita del personale e l’avvicinamento dei giovani alle attività legate all’accoglienza”.

Elisabetta Fabri sottolinea l’importanza della sinergia pubblico-privato: “L’incontro di oggi conferma quanto il turismo italiano e in particolare il settore alberghiero possa crescere solo con una visione condivisa tra imprese e istituzioni. L’innovazione, la sostenibilità e la formazione del capitale umano sono leve imprescindibili per rafforzare la competitività delle nostre strutture e valorizzare il patrimonio territoriale che rendiamo ogni giorno unico”.

L’impatto economico del turismo: un modello di economia stellare

Leopoldo Destro, Delegato del Presidente di Confindustria per la Logistica, i Trasporti e l’Industria del Turismo, fornisce il quadro macroeconomico: “Con una spesa di circa 110 miliardi di euro nel 2024 e un impatto sul PIL stimato in 275 miliardi grazie a un moltiplicatore di 2,5, il turismo è una componente fondamentale del sistema produttivo italiano. È un modello di economia stellare, in cui il settore alberghiero riveste un ruolo centrale, in grado di attivare numerose filiere, dalla manifattura all’agroalimentare, dalla moda al design, creando occupazione, innovazione e sviluppo territoriale”.

Il convegno e il confronto tra i protagonisti del settore

Le misure sono state illustrate nel convegno “Turismo tra innovazione e nuovi investimenti”, che ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e imprenditoriali di primo piano

Rapporto SRM: prospettive di crescita per il 2025

Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM (centro studi collegato a Intesa Sanpaolo), ha presentato il terzo Rapporto “Turismo & Territorio. Tendenze, impatti e dinamiche d’impresa: le sfide della filiera turistica”, delineando scenari positivi per il settore.

Previsioni 2025: crescita costante

Le stime SRM per il 2025 indicano circa 476,9 milioni di presenze turistiche (+2,3% rispetto al 2024), suddivise in: 12,1 milioni di presenze domestiche e 264,8 milioni di presenze straniere

Il valore aggiunto della filiera dovrebbe raggiungere 106,3 miliardi di euro, pari al 106,4% dei livelli pre-pandemici, mentre il fatturato del comparto “Alberghi e Ristoranti” segna un incremento dell’1,6% sul 2024 e un +25,6% rispetto al 2019.

Competitività europea: Italia leader

Secondo l’Indice di Competitività Turistica Regionale (ICTR) elaborato da SRM su 98 regioni di Italia, Spagna, Francia e Germania, l’Italia ottiene la media più alta (123,4 punti) rispetto al valore UE4 di 100. La Provincia Autonoma di Bolzano si colloca al primo posto assoluto, con Veneto, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna e Lombardia tutte tra le prime 15 destinazioni europee.

Le imprese alberghiere protagoniste degli investimenti

La survey SRM 2025 (elaborata nell’ambito del Programma GRINS) condotta su 1.000 imprese alberghiere rivela dati significativi sull’attitudine agli investimenti:

  • 64% delle imprese ha investito oltre il 15% del fatturato negli ultimi tre anni
  • 47% prevede nuovi investimenti nel triennio 2025-2027
  • Le motivazioni principali sono legate al miglioramento delle performance aziendali e all’adeguamento alle nuove aspettative dei viaggiatori

Priorità di investimento

Gli investimenti si orientano prioritariamente verso sostenibilità (riduzione consumi idrici, differenziazione rifiuti ed efficientamento energetico) e qualità dell’offerta (filiere di prossimità, formazione del personale e miglioramento dell’accessibilità).

La sfida delle competenze

Il rapporto evidenzia la centralità del nodo competenze: la difficoltà nel reperire personale operativo si accompagna alla crescente richiesta di soft skills come problem solving, comunicazione, flessibilità e capacità nel lavoro di squadra.

Prospettive strategiche per l’industria dell’ospitalità

L’accordo Intesa Sanpaolo-Confindustria Alberghi rappresenta un modello di collaborazione strategica che punta a consolidare la leadership competitiva dell’Italia nel turismo mondiale. L’integrazione tra risorse finanziarie, visione industriale e supporto istituzionale crea le condizioni per affrontare le sfide della transizione digitale e sostenibile, mantenendo l’eccellenza dell’ospitalità italiana come vantaggio competitivo distintivo sui mercati internazionali.

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