A ridosso del sessantesimo anniversario che festeggerà nel 2026, il ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea conclude il 2025 con un traguardo di portata internazionale: la prima posizione nella classifica mondiale de La Liste. La pubblicazione francese, attiva dal 2015, analizza 38.000 insegne sparse per il globo e sintetizza le valutazioni provenienti da molteplici canali – guide gastronomiche, blog del settore, testate giornalistiche – utilizzando un sistema algoritmico proprietario.
Un punteggio eccezionale in compagnia dei grandi nomi
Il locale bergamasco ha ottenuto 99,5 punti su 100, raggiungendo per la prima volta l’apice della graduatoria. A condividere questo risultato ci sono altri nove templi della grande cucina: il parigino Guy Savoy, lo svizzero Cheval Blanc guidato da Peter Knogl, l’americano Le Bernardin, il tedesco Schwarzwaldstube, l’altro statunitense SingleThread, l’hongkonghese Lung King Heen, il giapponese Matsukawa e i due nuovi ingressi di quest’anno, Robuchon au Dôme di Macao e Martin Berasategui dalla Spagna.
Gli editor de La Liste hanno sottolineato: “Al Da Vittorio non solo si mangia in maniera eccellente, ma si viene accolti dai migliori interpreti dell’ospitalità di classe, con un servizio impeccabile e sempre cortese. Chiunque entri al ristorante sa che ne uscirà felice“. La reazione dei Cerea non si è fatta attendere: “Siamo veramente orgogliosi di essere stati inseriti in questo empireo della ristorazione mondiale. La nostra cucina è gioia, condivisione e qualità e il fatto che tutto ciò sia stato riconosciuto in un anno così importante per la cucina italiana, che potrebbe diventare patrimonio UNESCO il 10 dicembre, ha ancora più valore. Un grandissimo ringraziamento a tutto il team de La Liste!”

Ritorno alle radici: la fotografia del settore
Con la sua decima edizione, La Liste ha anche restituito un’immagine delle dinamiche che attraversano oggi la ristorazione d’eccellenza: emerge un ritorno deciso verso le origini, con una valorizzazione sempre maggiore di materie prime del territorio e la creazione di ambienti capaci di trasmettere calore e informalità agli ospiti. Proprio su questi principi Da Vittorio ha costruito dal 1966 la propria identità, trasformandoli negli pilastri della sua riconoscibilità e del suo successo internazionale.
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