giovedì, Giugno 26, 2025
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Un’esperienza che unisce: La Tavola dei 300 torna a incantare Massa Lubrense

La tavola dei 300 incanta Massa Lubrense con una cena evento tra tradizione, senso di comunità e solidarietà.

EVENTI – Umanità, calore e un’aria di festa che richiama il sapore dei tempi passati. È con questi ingredienti che la seconda edizione de La Tavola dei 300 ha restituito a Massa Lubrense una serata magica, carica di significato e bellezza, un’esperienza che ha trasformato il cibo in racconto, la convivialità in atto identitario e il territorio in palcoscenico di una narrazione collettiva dove a parlare non sono solo i piatti, ma le mani, le storie e i sogni di chi li prepara.

Un meteo instabile e un cielo minaccioso hanno cercato di guastare la festa, ma l’entusiasmo condiviso ha avuto la meglio. Il 19 giugno, tra le viuzze del centro storico, è andato in scena l’evento che è ormai molto più di una cena, un gesto corale, una dichiarazione d’amore verso la propria terra.

In quei 200 metri di tavolata si è condensata una filosofia precisa, quella di mettere al centro i borghi, le loro storie e le loro tradizioni, e affidare ai ristoratori, dalle trattorie di famiglia ai ristoranti stellati, il compito di intrecciare la cultura gastronomica con quella territoriale. Una scelta che guarda lontano, verso una forma nuova di centralità turistica e culturale.

Un intero territorio in tavola

Promossa dall’Associazione Ristoratori Lubrensi con il patrocinio del Comune, la manifestazione ha saputo coinvolgere l’intera comunità. Oltre ai 63 ristoratori membri, hanno aderito con entusiasmo bar, pasticcerie, gelaterie, enoteche, agriturismi, produttori locali e perfino fiorai. Un tessuto sociale vivo e coeso che ha saputo costruire un evento diffuso e partecipato, trasformando un semplice appuntamento gastronomico in un rito collettivo.

Due le giornate principali: il 18 giugno, la frazione collinare di Monticchio ha ospitato un vivace street food festival, animato da musica, profumi e sapori; il giorno seguente, nel cuore di Massa Lubrense, oltre 450 ospiti si sono accomodati lungo una tavolata che ha superato ogni previsione, testimoniando il crescente valore simbolico della manifestazione.

Un menù che racconta la terra

Il menù, pensato come un viaggio tra tradizione e creatività, ha voluto raccontare la terra con originalità.

Si è aperto con un antipasto a base di totano e patate, reinterpretato in chiave contemporanea, a seguire un risotto ispirato alla parmigiana di melanzane, arricchito da praline di fiordilatte. Il secondo piatto ha proposto un trancio di pesce cotto al sale, accompagnato da zucchine alla scapece e una cialda croccante, in un gioco di consistenze e sapori ben bilanciato. Il dessert, chiamato Il Sole di Massa e firmato dalla Pasticceria Di Sarno, è stato un omaggio agli agrumi e all’olio extravergine d’oliva Dop del territorio, un dolce a base di limone femminiello, arancia bionda e mousse al cioccolato bianco.

Un evento dal cuore solidale

Ma La Tavola dei 300 non si è fermata al gusto, il progetto ha mantenuto forte la sua anima solidale con ben 5.000 euro devoluti all’associazione Noi Genitori di Tutti, fondata da mamme della Terra dei Fuochi. Una scelta che ha dato voce a una battaglia civile importante, fatta di dolore ma anche di speranza, testimoniando quanto la buona tavola possa farsi anche strumento di giustizia e responsabilità sociale.

Cultura e visione

Dietro l’atmosfera conviviale, c’è una visione strategica, creare un modello di promozione territoriale sostenibile, autentico e replicabile, un laboratorio di idee che punta a trasformare Massa Lubrense in una destinazione enogastronomica di eccellenza in tutte le stagioni.

Lo conferma l’impegno dell’Associazione Ristoratori Lubrensi che guarda già al 2025 con nuovi eventi, un respiro sempre più internazionale e l’obiettivo di un’offerta integrata che valorizzi paesaggio, cultura, accoglienza e sapori.

La Tavola dei 300 resta il simbolo di questa nuova stagione progettuale, espressione non solo dell’identità gastronomica di un territorio ma di una comunità che ha scelto di raccontarsi unita, con fierezza e generosità. In un’Italia che riscopre la propria anima autentica partendo dai piccoli borghi, questa manifestazione rappresenta una pagina luminosa di cultura mediterranea.

Leggi la notizia anche su Horecanews.it

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