L’estate 2025 porta con sé una verità amara per milioni di automobilisti italiani: fermarsi in autogrill è diventato un lusso che può costare caro. Un’indagine condotta da Altroconsumo in 16 aree di servizio tra Milano, Roma, Napoli e Venezia ha svelato prezzi che fanno sobbalzare, con rincari che trasformano una semplice pausa in un salasso per le famiglie in viaggio.
La colazione che svuota il portafoglio
Iniziare la giornata con una brioche costa il 16% in più rispetto al 2024, raggiungendo una media di 2 euro a cornetto che può toccare i 2,20 euro nelle aree più care. Il confronto con i bar di città è impietoso: si paga il 47% in più rispetto ai classici 1,37 euro della terraferma. Anche il caffè al banco sale a 1,46 euro in media, con un rincaro del 7% annuo e del 21% rispetto ai bar urbani. Il cappuccino mantiene la media di 1,85 euro, ma in alcune aree raggiunge i 2,20 euro, sempre con un +16% sui prezzi cittadini.
L’acqua diventa oro blu
Il dato più scioccante riguarda l’acqua in bottiglia: quasi 3,20 euro al litro, ovvero il quintuplo rispetto ai supermercati dove costa appena 63 centesimi. Un paradosso che colpisce proprio quando l’idratazione diventa fondamentale durante i viaggi estivi. Nonostante un lieve calo del 5% rispetto al 2024, questo bene di prima necessità mantiene prezzi “da rapina” che penalizzano pesantemente chi viaggia in famiglia.
Panini e bibite: il regno dei rincari
I panini con farcitura semplice mostrano una media di 6,80 euro, con punte che toccano gli 8,50 euro per salume e formaggio. Anche se il prezzo medio è calato del 6% rispetto al 2024, resta comunque più alto del 57% rispetto ai bar cittadini. La Coca Cola raggiunge gli 8 euro al litro nelle bottigliette piccole, oltre il quintuplo dei supermercati, mentre un gelato confezionato può costare più di 3 euro, il doppio del prezzo normale.
Snack e prodotti confezionati: luci e ombre
Gli energy drink come Red Bull toccano i 16 euro al litro con un rincaro del 23%, mentre le patatine costano circa 3,50 euro per confezioni da 165-200 grammi. Segnali positivi arrivano da cracker e cioccolato, che mostrano riduzioni di prezzo rispetto al 2024, anche se la variabilità tra le diverse aree di servizio resta elevata, con oscillazioni che vanno da 2,49 a 3,70 euro per i cracker e da 1,30 a 4,99 euro per le tavolette di cioccolato.
Il metodo dell’indagine
L’indagine conferma che mangiare e bere in autostrada continua a costare molto più che altrove, trasformando ogni sosta in una decisione economica importante per chi viaggia. Nonostante alcuni miglioramenti puntuali, la rete autostradale italiana mantiene prezzi che possono incidere significativamente sul budget delle vacanze estive.
Il metodo dell’indagine L’indagine ha rilevato i prezzi di alimenti e bevande in 16 aree di servizio di Autogrill, Chef Express, My Chef, Hermes, Sarni, Ristop. Si trattava di punti per il ristoro nei pressi di quattro grandi città italiane: Milano, Venezia, Roma e Napoli.
Per i prodotti confezionati è stata sempre scelta la versione classica o comunque la più semplice presente nel punto vendita. Se c’era possibilità di scelta è stato rilevato il prezzo del prodotto nel formato più piccolo. Inoltre, se disponibili più versioni, è stata sempre scelta la più economica. Anche per le consumazioni al banco del bar se c’era possibilità di scelta è stato rilevato il prezzo del prodotto più economico.
Per i confronti con i prezzi al di fuori della rete autostradale, sono state usate diverse fonti:
- i prezzi rilevati a marzo 2025 per l’indagine annuale sui supermercati (per acqua, cola e gelati)
- Osservaprezzi del Mise (per caffè, cappuccino e panino a Milano, Venezia, Roma e Napoli)
- l’indagine 2024 sui costi della colazione al bar con gli ACmakers (per la brioche)
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