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Villa “I Tatti” a Fiesole: tempio di arte, cultura e storia

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Legata alla memoria storica di un grande personaggio della storia dell’arte e del collezionismo antico come Bernard Berenson, Villa I Tatti è una villa con giardino all’italiana situata tra le splendide colline di Fiesole. Dimora storica di famiglie tra le più potenti di Firenze, è stata poi donata da Berenson alla Harvard University ed è, oggi, centro di ricerca sul Rinascimento Italiano gestito come campus estero per gli studenti in visita dall’America. Villa Berenson custodisce al suo interno dei veri e propri gioielli di grandissimo pregio artistico e culturale.

Culla del Rinascimento e dell’arte, città romantica e piena di sorprese, atmosfere magiche e soffuse, opere d’arte, musei e sculture sparse per tutto il centro, Firenze è quel luogo dove sono transitati i più grandi artisti del passato che hanno contribuito a renderla una città icona di bellezza e di arte in tutto il mondo. In pochi chilometri si susseguono capolavori storici tali che l’Unesco ha dichiarato il centro storico della città del giglio patrimonio dell’umanità. Forse non tutti sanno che non è solo il cuore di Firenze a pullulare di opere d’arte ma anche i suoi dintorni: a Fiesole, una cittadina che sorge su un colle alle spalle del Capoluogo Toscano, sorge Villa “I Tatti”, una dimora storica di origine rinascimentale. Questa residenza è stata di proprietà di numerose potenti famiglie di Firenze, prima degli Zati, poi di Giulio d’Alessandro del Caccia, dopo ancora della vedova di Niccolò di Francesco degli Alessandri, Prozia di Tommaso de’ Bardi nel 1603, per arrivare, nel 1906, tra le mani del famoso critico e storico dell’arte Bernard Berenson. Originario della Lituania ed emigrato negli Stati Uniti a causa delle repressioni religiose contro gli ebrei, Berenson si distinse subito per il suo eccezionale talento tanto da essere ammesso alla Harvard University dove studiò e si laureò, subito dopo decise di trasferirsi in Europa dove maturò la sua vocazione verso la storia dell’arte e dove incontrò la futura moglie Mary Whitall Smith. I coniugi si appassionarono e iniziarono a studiare la pittura italiana, viaggiando tra la Toscana, l’Umbria, l’Emilia e le Marche, decisero di approdare a Fiesole, dove acquistarono quella che sarebbe diventata “Casa Berenson” un luogo di culto, di arte e di storia.

Nel 1909, grazie anche alla fama dello storico d’arte, la dimora fu oggetto di un sostanziale restauro commissionato a Cecil Pinsent e Geoffrey Strong, i medesimi architetti che avevano lavorato a Villa le Balze per Charles Strong. Per volere di Berenson la casa padronale ed il giardino furono completamente trasformati, i lavori resero l’antica dimora uno dei più importanti centri della comunità anglosassone fiorentina e della cultura della città in generale nella prima metà del Novecento dove si riunivano i principali artisti ed intellettuali della città. Durante la sua permanenza a Fiesole, l’illustre critico d’arte, creò un ricco archivio fotografico e una altrettanto ricca biblioteca e raccolse importanti collezioni di opere d’arte rinascimentali ed orientali. La grande importanza di Berenson risiede soprattutto nei canoni critici da lui proposti nei lavori intitolati Pittori fiorentini (1896) e Pittori italiani del Rinascimento (1932), basati sul riconoscimento nell’opera d’arte di “ valori tattili” e di “valori di movimento”.

A Villa I Tatti ancora oggi è possibile ammirare i capolavori di Giotto come “Frate Francescano” del 1300 circa e “Deposizione” del 1320-1325 circa, opere di Gentile da Fabriano come “San Giacomo Maggiore e San Pietro”, dal Polittico Sandei, 1410-1412 circa e “Madonna col Bambino”, 1423-1425 circa, “Estasi” di San Francesco del Sassetta, Ritratto di Vitellozzo Vitelli di Luca Signorelli e tante altre.

Bernard Berenson con il suo talento, il suo estro e la sua genialità aggiunse un tassello molto importante alla storia rinascimentale fiorentina, ed è grazie a lui se, ancora oggi, studiosi, studenti e appassionati d’arte possono approfondire un periodo storico cosi importante che in un modo o nell’altro ha segnato la nostra storia.

Nel 1936 Berenson decise di donare la villa unitamente alle sue prestigiose collezioni di opere d’arte dal XIV al XVI secolo, alla biblioteca ed alla collezione di immagini fotografiche all’Università di Harvard che l’ha resa un centro di ricerca sul Rinascimento Italiano. Attualmente “Casa Berenson” presenta un giardino monumentale all’italiana a cui si accede tramite un lungo viale di cipressi, una bellissima terrazza panoramica, una limonaia con aiuole bordate di siepi di bosso e giardini terrazzati, due statue e un boschetto di lecci. Sul retro dell’edificio padronale della villa sorge anche un giardino pensile, anch’esso disegnato tramite aiuole delimitate da siepi di bosso potato.

Hotel Villa Fiesole

È un boutique hotel 4* di 32 camere sulle colline toscane a due passi da Firenze, che accoglie i suoi ospiti nell’atmosfera di una residenza storica con un romantico sguardo sulla città. L’edificio principale originariamente una limonaia utilizzata dai monaci del vicino monastero, oggi ospita la reception, le camere panoramiche e il ristorante. Nella sala colazione dalle ampie finestre la ricca scelta di prodotti freschi dolci e salati serviti a buffet è accompagnata dalla meravigliosa vista sulla città.

Passando dal giardino in stile italiano, si arriva alla villa ottocentesca, che offre camere ampie ed eleganti per piacevoli momenti di privacy e relax. Le camere si caratterizzano per peculiarità differenti: dimensioni degli ambienti, vista panoramica su Firenze, terrazzo o patio privato, soffitti affrescati, pavimenti in parquet o cotto. I soffitti affrescati, l’atmosfera sospesa nel tempo e la posizione tranquilla, regalano l’emozione tutta fiorentina di un soggiorno in una dimora signorile, al tempo stesso intima e familiare. Il Ristorante “Serrae di Villa Fiesole”, la cui proposta gastronomica dal 2024 è firmata dallo chef stellato Antonello Sardi, è un ambiente raccolto con una splendida terrazza a disposizione degli ospiti che, con l’arrivo della bella stagione, si trasforma in un delizioso ristorante e bar all’aria aperta con vista sulla città. Immersa nel verde si trova anche la piccola ma gradevole piscina, accessibile da maggio a ottobre.

L’hotel è pet friendly, accoglie gli animali domestici di piccola e media taglia senza alcun costo aggiuntivo e e dispone inoltre di un parcheggio privato.

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