lunedì, Dicembre 2, 2024
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Il Ristorante Nove di Villa della Pergola ad Alassio presenta ”Naturalia”, il nuovo menu vegetariano

I Giardini di Villa della Pergola custodiscono collezioni botaniche tra le più importanti in Europa, tra cui quella degli Agapanti: migliaia di esemplari di oltre 500 diverse tipologie trasformano il parco con una scenografia unica e Alassio nella Capitale Europea degli Agapanti, si è risvegliata e inizia a meravigliare clienti e visitatori.

E il Ristorante Nove di Villa della Pergola, che dai Giardini vincitori del premio “Il Parco più bello d’Italia 2022” è circondato, presenta e svela, in occasione di uno dei periodi di massimo splendore scenografico e dell’arrivo della stagione estiva, il nuovo menu “Naturalia”, il primo interamente vegetariano dall’arrivo del nuovo Chef Antonio Romano.

Dal mio arrivo abbiamo cambiato i piatti in maniera graduale, studiando e cercando di imparare il più possibile dall’”Orto Rampante” e dai Giardini, preziosi nel rifornire la cucina di frutta, vegetali ed erbe aromatiche. Osservando e attendendo le giuste maturazioni di frutta e verdura” dice lo Chef Antonio Romano, “i piatti si sono evoluti naturalmente in questi mesi, che sono stati necessari per conoscere il territorio, i fornitori, fare mille prove di assaggio e di composizione, e sbizzarrirsi con i prodotti, capendone a fondo la qualità e le caratteristiche.”

Il menu si compone di cinque portate, che varieranno nel corso dell’estate in base alle verdure e ai prodotti che saranno i più adatti e pronti a entrare nel percorso.
Si può degustare ad esempio un piatto che si basa sul finocchio con dello zafferano ligure, piatto che subirà una evoluzione continua, o un altro con protagonista il melone, impreziosito da fiori di zucca che con il melone “lavorano” bene, facendo parte della stessa famiglia e accompagnato da zucchine alla scapece: una preparazione non caratteristica della Liguria ma che attinge dal sud Italia, donando un twist diverso al piatto.

Torna anche un cavallo di battaglia dello Chef, il plin con un ripieno di formaggio erborinato della val d’Elsa del vicino Piemonte. L’inusuale abbinamento con dell’aceto e della mostarda di albicocca rende il piatto un mix di sapori che sorprende e che gioca d’attacco.

Nell’attesa dell’anguria perfetta, il percorso chiude con un dessert che accosta le fragole alla ricotta di pecora brigasca con mandorle e limone.

Anche gli altri due menu degustazione Incontri e Incontri CONDENSED, rispettivamente di 7 e 5 portate, così come la proposta alla carta, si sono evoluti nel corso di questi mesi, con piatti sempre nuovi che seguono una circolarità, per una forte attenzione agli sprechi ed evitare scarti il più possibile.
Così entrano in carta nuovi piatti come uno spaghetto alla bottarga con lumachine di mare e friggitelli, o un risotto ai frutti di mare e crostacei con melanzana affumicata.
Molte preparazioni differenti, e tanti piatti che vengono finiti in servizio, come ad esempio il filetto di vitello, la cui carne viene affumicata in diretta di fronte all’ospite grazie a dei trucioli di ciliegio che terminano l’affascinante processo direttamente in tavola.

Anche gli aceti sono autoprodotti, così come alcuni distillati e molte preparazioni che sono protagoniste dei piatti.

Sono molto soddisfatto e insieme contento di quello che stiamo facendo. Sopratyutto grazie ai feedback dei nostri clienti, che sono il motore che muove il nostro entusiasmo. In cucina al Nove vogliamo utilizzare il più possibile i prodotti del territorio in una veste nuova, cercando di essere autosufficienti il più possibile e non ripetendoci con i soliti abbinamenti e costumi. Cerchiamo nuovi twist, nuovi sapori e freschezza, senza mai dimenticarci di quello che ci circonda, a cui dobbiamo omaggiare il giusto tributo”, conclude lo Chef.

LA COLLEZIONE DEGLI AGAPANTI DEI GIARDINI DI VILLA DELLA PERGOLA

I Giardini alassini, che quest’anno celebrano il loro diciottesimo anno di età dal loro salvataggio, ospitano una collezione unica di Agapanti. Grazie a migliaia di esemplari di questo scenografico fiore, che sfumano dal bianco al blu intenso, passando per sfumature di celeste e di viola, è considerata la più grande e importante collezione in Europa per vastità e varietà diverse: oltre 500, tutte certificate dalla SOI, la Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana.
Un fiore, l’agapanto, che già dal suo nome simboleggia l’amore, la bellezza e la fertilità: l’etimologia infatti è preziosa, derivando da due parole greche: Agape, amore e anthos, fiore: il “fiore dell’amore”.

In questo periodo, fino a luglio, durante il percorso delle visite guidate dedicate dal titolo “Un mare di Agapanti e la storia di Villa della Pergola e delle sue collezioni” si può passeggiare tra le meraviglie naturali del Parco accompagnati dalle nostre preziose guide/giardinieri, circondati da uno scenario naturale raro e indimenticabile.
Sono infinite le sfumature di colore che l’agapanto sfoggia nel pieno della fioritura: dall’azzurro di cui veste tutte le tonalità, al celeste al blu, fino a sconfinare nel bianco e nel lilla, con pennellate di viola.

Grazie a queste sue caratteristiche, nella storia l’agapanto è stato amato da numerosi artisti, che lo hanno celebrato rendendolo protagonista di capolavori assoluti.
I pittori Monet e Chagall ad esempio sono stati ipnotizzati dal loro fascino: il primo ne era custode nel suo celebre giardino di Giverny in Francia, il secondo lo volle come assoluto protagonista della sua residenza in Provenza, per poter festeggiare ogni anno il suo compleanno con una rigogliosa fioritura del “re dei fiori azzurri”. Anche la poesia gli ha reso omaggio: George Seferis, poeta greco vincitore del Nobel, gli dedicò un’intera opera.

Alassio la Capitale Europea degli Agapanti

La collezione più celebrata e conosciuta nel nostro continente è custodita proprio ad Alassio, che storicamente, sin dalla leggenda che è dietro alla sua fondazione e al suo nome, è considerata la città degli innamorati per antonomasia. Meritandosi così la fascia di “capitale europea degli Agapanti”.
Sono infatti molti i simboli della città di Alassio, e tutti hanno un comun denominatore: l’amore, nelle sue molte forme e declinazioni.
Una cittadina ricca di storia e bellezza che negli anni è diventata sempre più una meta riconosciuta per il turismo green e custode di raffinati e preziosi tesori culturali e naturali.
E i Giardini di Villa della Pergola, fiore all’occhiello della città, per due mesi cambiano volto grazie alla scenografia regalata dalla fioritura della celebre collezione, inserendosi tra le mete imperdibili per i visitatori di tutta la Riviera.

I Giardini di Villa della Pergola

Con il loro affaccio impareggiabile sull’intero Golfo di Alassio e sull’isola Gallinara, i Giardini affondano le radici alla fine dell’Ottocento, strettamente legati alla storia della comunità inglese in Liguria.

Oggi Villa della Pergola e i suoi Giardini sono rinati da un “folle” gesto d’amore. Un gesto che ha permesso di salvare gli edifici e il Parco, e con essi una parte della collina di Alassio, da una speculazione edilizia che ha rischiato nel 2006 di cancellare per sempre un patrimonio storico, naturale e culturale inestimabile. Un polmone verde abitato da migliaia di piante rare e fiori, custode di collezioni botaniche che danno vita a fioriture celebri nel mondo.

Una storia quella di Villa della Pergola di resistenza e resilienza, in cui il genius loci ha sconfitto il cemento e la distruzione, una storia che senza impegno costante e amore incondizionato oggi sarebbe tornata a essere una pagina bianca. Visitare i Giardini è più di una semplice passeggiata, è un’esperienza privilegiata e unica, un percorso attraverso un maestoso recupero e il successivo costante impegno, che ha portato a vincere il premio il “Parco più Bello d’Italia”.
Nel recupero dei Giardini, con la preziosa collaborazione di uno dei più importanti architetti paesaggisti, Paolo Pejrone, si è rispettata la sua storia con la convinzione che un grande parco storico è prima di tutto un essere vivente, che muta e si trasforma con il passare degli anni. Ogni pietra, ogni angolo racconta una riscoperta, un frammento di passato, tra cui incredibili eredità lasciate dal tempo, come i preziosi alberi di avocado piantati dai genitori di Italo Calvino.

Sono state create nuove collezioni che sono oggi celebri nel mondo botanico, come quella dei glicini, la più importante in Italia, e quella degli agapanti, la più grande in Europa per varietà e vastità, o come un sorprendente agrumeto che conta oltre quaranta diverse tipologie e che è parte di un perfetto ecosistema circolare rifornendo il Ristorante e la cucina di Villa della Pergola. I Giardini hanno anche dato rifugio a piante salvate in altre parti d’Italia: i rari alberi secolari di mirto arrivano da un antico convento della Sicilia.

In questo affresco naturale si trova la flora mediterranea ed esotica sempreverde – tratto distintivo del parco – con pini marittimi, mirti, carrubi, ulivi, mandorli, cipressi, cedri del Libano, lecci, sapientemente messi a dimora vicino a jacarande, araucarie, tra rarità come la Wollemia nobilis (pianta presente in meno di cento esemplari al mondo), strelizie giganti, diksonie, cactacee provenienti da ogni latitudine e palme canariensis salvate dal punteruolo rosso.
In un percorso di profumi e colori si passeggia tra fioriture stagionali di tumbergie, spiree, ortensie quercifoglie, oleandri, pelargoni odorosi, bouganvillee, dature, bignonie, solanum e gelsomini, ginkgo biloba, canfore, con arbusti e piante che creano macchie colorate come buccinatorie, oleandri, solanum, bignonie, rose antiche e moderne, fiori di loto e ninfee che vivono nei laghetti e nelle fontane del parco e che attraggono visitatori da tutto il mondo.

INFO UTILI
Il ristorante Nove è aperto per il pranzo e per la cena. 
Pranzo: 12.30 – 14.00 (solo venerdì, sabato e domenica) 
Cena: 19.00 – 21.30 
Martedì CHIUSO

SITO WEB per prenotazioni
noveristorante.it

 SOCIAL

@nove.ristorante

Fonte: Horecanews.it
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