lunedì, Dicembre 2, 2024
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Ristorante Mirabelle, sapori ed eleganza a Roma

Entrare nel magnifico Hotel Splendide Royal significa immergersi in un’eleganza e un lusso senza tempo di cui il ristorante Mirabelle è la perla preziosa posta al settimo piano, con un’ineguagliabile vista su Roma.  È uno straordinario affaccio sulla capitale in cui bellezza e armonia scandiscono il passare delle ore. La potenza della storia, la grandezza del patrimonio artistico e la quiete del verde sono racchiusi nella vista che spazia da Villa Borghese ai giardini di Villa Medici, Trinità dei Monti, San Pietro, il parco di Monte Mario fino ai confini del Lazio verso il Monte Soratte e il Monte Amiata.

Il ristorante nasce nel 2000 per volontà della Roberto Naldi Collection che ne ha recentemente affidato il restyling allo studio d’architettura Giammetta & Giammetta. I marmi rosei dalle venature preziose, l’oro che accarezza i dettagli, i velluti nei toni tortora e smeraldo che rendono l’ambiente morbido e avvolgente, le nuance tenui delle tonalità crema insieme agli abili giochi di specchi, hanno costruito un luogo dall’eleganza raffinata. Il valore della sala è reso ancor più unico dall’ampia balconata in grado di accogliere gli ospiti durante tutto il corso dell’anno in un’atmosfera ricercata che ben si presta alle occasioni più importanti come pure a un pranzo informale.

Caratteristiche peculiari sono l’accoglienza sofisticata ma non ingessata, orchestrata dall’impeccabile Food& Beverage Director Luca Costanzi coadiuvato dal restaurant manager Roberto De Carli, unita alla solare cucina mediterranea dello chef Stefano Marzetti e alle raffinate creazioni del Pastry Chef Sebastian Delandre.  Completa il tutto un’incredibile cantina con oltre 750 referenze (viaggio nella cultura enologica nazionale e internazionale), curata dall’head Sommelier Fabrizio Colaianni. La visione imprenditoriale è portata avanti dalla famiglia Naldi che, con continui investimenti, mira a rendere sempre sia l’hotel sia il ristorante che lo sky bar luoghi dall’eleganza contemporanea, vere icone di accoglienza e raffinato divertimento.

IL MONDO MIRABELLE

Mai come in questi ultimi anni gli alberghi con la loro offerta gastronomica e le terrazze sono diventati le location ove poter fare le esperienze più autentiche.  “I grandi hotel di Roma diventano le mete non solo di un turismo straniero ma anche di un pubblico romano che desidera vivere appieno la grande bellezza di questa città” racconta Luca Costanzi, Direttore Food&Beverage del Mirabelle, “Abbiamo declinato così una proposta che permette di dialogare con chiunque voglia concedersi un momento da ricordare, in perfetto relax. Una location come questa, con il suo impatto estetico così importante, necessita di un’offerta gastronomica, enologica e di un’atmosfera che non concede errori e per tutto questo occorre riuscire a orchestrare un servizio di sala impeccabile. Con il mio team facciamo un vero gioco di squadra: non do rigide disposizioni ai miei collaboratori e non mi aspetto da loro un rigido schema di servizio. Ognuno è libero di interpretarlo con la propria personalità tenendo sempre presente che è necessario porgersi sempre con sorriso, eleganza e cordialità per assecondare i desideri dell’ospite: questi sono i principi cardine del nostro servizio”. E proprio come un’orchestra Costanzi, insieme al restaurant manager Roberto De Carli, dirige uno staff di sala che conta ben quattro maitre, che interpretano uno stile di accoglienza che continua a essere costantemente al passo con i tempi. I frenetici ritmi quotidiani, l’abbandono di una rigida etichetta che ha contagiato anche gli ambienti più formali, la curiosità e il desiderio di ognuno di concedersi un lusso altrimenti esclusivo, hanno portato il Mirabelle a proporre un servizio che, lontano dall’essere ingessato, mantiene quella sofisticata eleganza in grado di mettere a proprio agio la clientela più diversa. Al Mirabelle si viene e si torna per vivere quella magia che nasce nel sentirsi unici e speciali, coccolati da attenzioni non invadenti e da piccoli gesti che testimoniano il ricordo di una passata visita.

IL BRUNCH

Così, tutti i giorni, dalle 10:30 alle 12:00 si aprono le porte di questa sala per un delizioso brunch à la carte di fronte a un’impareggiabile vista, con un’offerta dallo stampo classico con incursioni romane. Tra le molte tipologie di torte da credenza presenti spicca la Bourdaloue, una crostata di pere e mandorle che rivela le origini francesi del Pastry chef Sebastian Delandre, artefice di tutte le tentazioni dolci del Mirabelle , costruite attraverso grandi materie prime italiane e una profonda conoscenza delle tecniche di pasticceria d’oltralpe. Selezioni di salumi e formaggi, insalate composte e l’immancabile presenza delle tipiche paste laziali, offrono la possibilità di concedersi in modo più snello e meno impegnativo l’esperienza di sedere alla tavola del Mirabelle (80 euro a persona), che offre un interessante servizio di cocktail bar sino alle ore 17:00, quando poi passa il testimone ad Adèle, il panoramicissimo skybar dell’ottavo piano.

Chef Stefano Marzetti

LA PROPOSTA GASTRONOMICA

Se il desiderio è quello di abbandonarsi a un grande pranzo d’autore immersi nello splendore della luce di Roma, a una cena romantica accompagnati da un pianoforte in sottofondo con il tramonto a disegnarne la scenografia o semplicemente all’esperienza della più autentica cucina italiana, il Mirabelle risponde a tutto questo attraverso la proposta dell’executive chef Stefano Marzetti, al comando da più di dieci anni della cucina di questo ristorante. Costruita su sapori mediterranei, la visione dello chef si esprime nella rilettura delle radici della grande tradizione italiana e rende l’esperienza culinaria del Mirabelle la tappa di un itinerario di un viaggio tra le grandi ricchezze del territorio.  In più una straordinaria materia prima, il senso estetico del piatto, un frizzante cromatismo e l’equilibrio dei sapori, conducono chef Marzetti nella sua proposta in costante dialogo tra natura e tradizione. La Girella di Pasta Fresca al Cacio e Pepe Vignarola Romana e Cremoso di Fave onora gli autentici sapori della tradizione romana, mentre il Black cod in Osmosi di Macchia Mediterranea, Assoluto di Cavolfiore Abbrustolito e Caviale al Frutto della Passione esalta tutti profumi e le fragranze della penisola date dal bouquet aromatico del mirto, l’alloro, il rosmarino e la santoreggia.  Le Capesante in cialda di pane, crudaiola di pomodorini biologici, stracciatella di burrata ed emulsione di aglio nero continuano il racconto della mediterraneità, il tutto completato da una cantina che vanta più di 750 referenze a corredo di un viaggio nella cultura, in questo caso, non solo italiana.

LA CAVE

Inaugurata nel 2017 dopo un lungo lavoro di rinnovamento iniziato nel 2015, la Cave del Mirabelle è espressione della passione e della ricerca portata avanti dall’Head Sommelier Fabrizio Colaianni in costante sinergia con il Direttore Food&Beverage Luca Costanzi. Se fino a qualche anno fa la presenza di una clientela per lo più straniera, aveva incentrato l’offerta sui più importanti vitigni internazionali quali cabernet sauvignon, merlot, chardonnay e sauvignon espressi dalle diverse cantine nazionali, oggi la presenza di un’importante fetta di pubblico italiano ha ampliato una cantina già ricchissima. Fatto salvo il patrimonio delle referenze più importanti al livello nazionale e internazionale, che la cantina presa in consegna nel 2015 già annoverava nel suo forziere, si è portato avanti un costante lavoro di ricerca che ha permesso di dare una connotazione più nazionale alla carta attraverso l’inserimento di vitigni autoctoni, espressione di tipicità e territorialità. L’internazionalità della clientela che aveva mosso le scelte precedenti su logiche esterofile trova oggi espressione nel desiderio di promuovere e divulgare il proprio territorio. È un lavoro non facile, che richiede tempo, viaggi, studio e impegno. Per questo il costante confronto tra Costanzi e Colaianni permette il giusto equilibrio tra la passione e lo slancio e un’oculata gestione imprenditoriale di cui il Mirabelle non può fare a meno. Un gioco di squadra, dunque, che coinvolge anche lo chef Marzetti, appassionato conoscitore di vini che, capovolgendo gli attori degli abbinamenti, non di rado costruisce percorsi degustazione che accostano i piatti ai vini.  Alla base di tutto vi è la costanza nello studio e nella ricerca. Figlio del lavoro della terra e dell’uomo, il vino è l’equilibrio che si genera dal loro incontro dando corpo al carattere del produttore. Questo è ciò che la Cavée del Mirabelle offre. Le più importanti referenze nazionali e internazionali, ma anche la scoperta dell’Italia che passa attraverso il racconto di tutto il nostro territorio in cui ogni regione esprime una sua eccellenza.  Il Mirabelle ha molteplici punte di diamante, e tra queste senza dubbio, la capacità di sorprendere lasciando il ricordo di un’esperienza che induce il cliente a tornare.

Fonte: Horecanews.it

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